Stop al pesce fresco a tavola per l’avvio del fermo pesca che porta al blocco delle attività della flotta da pesca italiana lungo lo ionio e il tirreno, da Brindisi ad Imperia per 30 giorni consecutivi fino al 18 ottobre sul Tirreno.
Viene da chiedersi, però, chi controlla in mare e, soprattutto chi controlla a terra sulla consegna di tutte le reti. Chi controllerà un motopesca siciliano che si dirigerà verso la Calabria? Se a Bagnara Calabra, come si è avuto modo di vedere nel servizio giornalistico di Report, è possibile innanzi la Capitaneria sbarcare il tonno per caricarlo finanche nella macchina di un Vigile Urbano, potremo stare sicuri della recentissima iniziativa di pescatori ed assessore locale che hanno consegnato subito le reti? Anche perché il successivo servizio di Report mostrò un addetto della capitaneria che affermava come le reti fossero celate nei camion dei pescatori. Lo sapevano tutti. Speriamo che si siano redenti.
Con il fermo biologico aumenta peraltro anche il rischio di ritrovarsi nel piatto per grigliate e fritture, soprattutto al ristorante, prodotto straniero o congelato se non si tratta di quello fresco Made in Italy proveniente dalle altre zone dove non è in atto il fermo pesca, dagli allevamenti nazionali o dalla seppur limitata produzione locale dovuta alle barche delle piccola pesca che possono ugualmente operare. Tra l’altro nei primi tre mesi del 2015 sono stati importati in Italia oltre 233 milioni di chili di pesci e crostacei, molluschi e altri invertebrati acquatici con un aumento del 3 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, secondo un’analisi Coldiretti Impresapesca su dati Istat.
Per effettuare acquisti di qualità al giusto prezzo il consiglio di Coldiretti Impresapesca è dunque di verificare sul bancone l’etichetta, che per legge deve prevedere l’area di pesca (Gsa). Le provenienze da preferire sono quelle dalle Gsa 9 (Mar Ligure e Tirreno), 10 (Tirreno centro meridionale), 11 (mari di Sardegna), 16 (coste meridionali della Sicilia), 17 (Adriatico settentrionale), 18 (Adriatico meridionale), 19 (Jonio occidentale), oltre che dalle attigue 7 (Golfo del Leon), 8 (Corsica) e 15 (Malta).
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